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Leggere aspettando la primavera

Libri per bambini

L’isola

di Mark Janssen – Editrice Lemniscaat

Vincitore Premio Andersen 2020, sezione Miglior libro senza parole

Un naufragio porta un papà, la sua bambina e il loro cane su un’isola deserta. Un’isola? Siamo sicuri? Un libro da guardare e riguardare senza mai stancarsi. Età di lettura: da 5 anni

Le cose che passano

di Beatrice Alemagna – Editrice TopiPittori

Nella vita, sono molte le cose che passano. Si trasformano, se ne vanno. Il sonno finisce. Una piccola ferita guarisce (quasi) senza lasciare traccia… La musica scivola via, i pensieri neri svaniscono, il cielo schiarisce sempre dopo la pioggia e la paura se ne va. In questa metamorfosi delle piccole cose, qualcosa resterà per sempre. Beatrice Alemagna torna in catalogo con un piccolo libro illustrato, raffinato, ironico, delicatissimo dedicato a tutti i lettori, dagli zero ai duecento anni.

Libri per ragazzi

Voci dal mondo verde. Le piante si raccontano

testo: Stefano Bordiglioni, illustrazioni: Irene Penazzi – Editoriale Scienza

Possono essere alte come palazzi, avere tronchi così larghi da ospitare una stanza, fiori alti tre metri e foglie in grado di sostenere il peso di un bambino. Alcune possono vantare di aver incontrato i dinosauri, altre sfidano ambienti estremi. Se le piante potessero parlare, avrebbero storie meravigliose da raccontare! A dar loro voce in questo libro per bambini è Stefano Bordiglioni, che ha tradotto in parole il loro punto di vista, svelando capacità e strategie straordinarie. Ad accompagnare i racconti in prima persona, le illustrazioni della talentuosa Irene Penazzi. Tra le tantissime piante ci sono la sequoia gigante, che può raggiungere i 95 metri di altezza, e il baobab africano, che nel suo tronco rigonfio conserva grandi quantità di acqua per la stagione secca, l’eucalipto arcobaleno, con il tronco dai colori sgargianti, e la rosa di Gerico, che muore se disidratata e rinasce nella stagione delle piogge.

Quel testone di Platone

di Alba SalaEdizioni Sonda

Filosofi e filosofe sono state bambini curiosi di quelli sempre con la domanda pronta. In questa collana, per la prima volta si racconta anche l’infanzia dei pensatori. Con giochi, colori e un pizzico di ingegno, sarà divertentissimo conoscere le loro idee. Attenzione! Questo libro contiene allegria, creatività e idee originali. Il primo libro per crescere con la filosofia, con un font ad alta leggibilità. Età di lettura: da 7 anni.

Saggistica

La sola colpa di essere nati

di Gherardo Colombo e Liliana Segre – Edizioni Garzanti

«Per me è molto importante sentirmi sulla tua stessa strada. Perché hai vissuto ciò che io ho solo letto, e perché avendolo vissuto non hai assecondato l’istinto di rispondere all’odio con l’odio». «Non abbiamo bisogno di eroi, serve però tenere sempre viva la capacità di vergognarsi per il male altrui, di non voltarsi dall’altra parte, di non accettare le ingiustizie». Liliana Segre ha compiuto da poco otto anni quando, nel 1938, con l’emanazione delle leggi razziali, le viene impedito di tornare in classe: alunni e insegnanti di «razza ebraica» sono espulsi dalle scuole statali, e di lì a poco gli ebrei vengono licenziati dalle amministrazioni pubbliche e dalle banche, non possono sposare «ariani», possedere aziende, scrivere sui giornali e subiscono molte altre odiose limitazioni. In questo dialogo, Liliana Segre e Gherardo  Colombo ripercorrono quei drammatici momenti personali e collettivi, si interrogano sulla profonda differenza che intercorre tra giustizia e legalità e sottolineano la necessità di non voltare mai lo sguardo davanti alle ingiustizie, per fare in modo che le pagine più oscure della nostra storia non si ripetano mai più.

Letteratura adulti

Adesso che sei qui

di Mariapia Veladiano – Edizioni Guanda

«A tutta prima, questo Adesso che sei qui di Mariapia Veladiano lo diresti un romanzo “dentro l’Alzheimer”. E si va poi sempre più configurando come romanzo nel quale l’Alzheimer riveste un ruolo da coprotagonista insieme alla persona che lo sta vivendo e a chi ha deciso di assisterla. Ma la realtà è che Adesso che sei qui è il romanzo di una vita vissuta nonostante l’Alzheimer» – Ermanno Paccagnini, la Lettura

Incontriamo zia Camilla sulla piazza di un piccolo paese non lontano dal lago di Garda e dal corso dell’Adige. Per le borsette e i cappellini tutti la chiamano la Regina, e in effetti nel portamento assomiglia alla regina d’Inghilterra, con qualche stranezza in più. Qualcuno l’ha fatta sedere sulle pietre della fontana dove la raggiunge la nipote Andreina, e un pezzo di realtà di zia Camilla si ricompone. È l’esordio, così lo chiamano, di una malattia che si è manifestata a poco a poco, a giorni alterni, finché il mondo fuori l’ha vista e da quel momento è esistita per tutti, anche per lei. Zia Camilla è sempre vissuta in campagna tra fiori, galline e gli amati orologi, nella grande casa dove la nipote è cresciuta con lei e con zio Guidangelo. Ora Andreina, che è moglie e madre mentre la zia di figli non ne ha avuti, l’assiste affettuosamente e intanto racconta in prima persona il presente e il passato delle loro vite. Una narrazione viva ed energica, come zia Camilla è sempre stata e continua a essere. Intorno e insieme a loro, parenti, amiche, altre zie, donne venute da lontano che hanno un dono unico nel prendersi cura, tutte insieme per fronteggiare questo ospite ineludibile, il «signor Alzheimer», senza perdere mai l’allegria. Perché zia Camilla riesce a regalare a tutte loro la vita come dovrebbe essere, giorni felici, fatti di quel tempo presente che ormai nessuno ha più, e per questo ricchi di senso.

Soldato d’Inverno

di Daniel Mason – Casa editrice Neri Pozza

«Mason costruisce “Soldato d’inverno” con ambienti e personaggi così avvincenti da rendere difficile interrompere la lettura. C’è nel romanzo qualcosa di più di un’indiscutibile abilità di narratore. Il racconto si snoda con tale precisa conoscenza dei tempi e dei luoghi, tale perizia nello sviluppo di situazioni, da far ipotizzare una capacità immaginativa che in qualche modo s’avvicini a un transfert» – Corrado Augias, il Venerdì di Repubblica

Ungheria settentrionale, 1915. Per tre anni il ventiduenne Lucius Krzelewski ha consacrato con severità monastica la sua vita allo studio della medicina. Allo scoppio della Prima guerra mondiale non esita ad arruolarsi. Viene spedito in un villaggio annidato in una valle dalle pendici morbide, con due viuzze di case che scendono giù da una chiesa fatta di tronchi malamente sbozzati. Una sera di febbraio compare un contadino che trascina una carriola in cui giace il corpo raggomitolato di un soldato con gli occhi sbarrati, in evidente stato di shock. Lucius e Margarete accolgono il soldato e restano stupefatti dinnanzi ai numerosi fogli di carta celati nella fodera del suo pastrano: disegni di uomini, soldati, treni, montagne e animali fantastici, tutti eseguiti dalla stessa abile mano. Chi è quell’uomo? Da dove viene e cosa gli è successo? E, soprattutto, quale prezzo sarà disposto a pagare, Lucius, per rispondere a queste domande?

Poesia

A cosa serve la poesia ? un diario, 365 giorni

di Giuseppe Semeraro – AnimaMundi Edizioni

L’autore nella seconda di copertina scrive “A cosa serve la poesia? Non lo so, anzi più si sommano le risposte più oscura diventa la domanda. Ho capito che a questa domanda così grossa si può rispondere solo con la forza diretta del presente, trovando ogni giorno una risposta diversa, senza cercare la risposta perfetta. Per questo motivo dentro queste risposte c’è la mia vita semplice con tutte le sue altezze e con tutte le sue miserie, con i suoi miracoli e le sue banalità. Questo libro diario va letto come un corpus unico, quasi osservandolo da lontano come una specie di monumento fragilissimo composto da tantissimi inutili sassolini che insieme tengono in equilibrio l’impossibile.

Attualmente non disponibile a catalogo

Luoghi di un’amicizia: Antonia Pozzi, Vittorio Sereni, 1933 – 1938

Mimesis Centro Internazionale Insubrico

In questo libro la fotografia di Carlo Meazza è una voce a se stante che riesce a dare un’interpretazione dei luoghi. Questa metamorfosi provoca una naturale vicinanza con la parola dei poeti Antonia Pozzi e Vittorio Sereni. La fotografia dei luoghi vissuti dai poeti restituisce vitalità all’immaginazione che da sempre ricrea anziché ricordare. Un esercizio a più voci che mette alla prova i significati dei luoghi a lungo riposti nel nostro cuore e nella mente.

“Questo mio libro – scrive Carlo Meazza – è dedicato ai luoghi della loro amicizia e della loro poesia: Pasturo, Luino, Milano, La Zelata di Bereguardo e Portofino. Antonia Pozzi e Vittorio Sereni si conobbero frequentando la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Milano verso la metà degli anni Trenta e il loro fraterno rapporto di amicizia continuò fino alla tragica morte di lei. Entrambi facevano parte di un gruppo di studenti tra i quali Remo Cantoni, Enzo Paci, Luciano Anceschi, Alberto Mondadori, Dino Formaggio che, guidati dal loro professore, il filosofo Banfi, resistevano alla rozzezza dei tempi. Una ‘resistenza’ fondata sulla forza e sull’etica delle idee che diedero vita alla cosiddetta «scuola di Milano”.

Il volume si avvale degli importanti contributi di studiosi come Fulvio Papi, Graziella Bernabò, Onorina Dino, Pierangelo Frigerio, Clelia Martignoni, Fabio Minazzi e Stefano Raimondi. Ma «perno e vita del libro» sono proprio le fotografie di Meazza che rinuncia alla tentazione di attingere alle molte e conosciute foto dei due. Propone solo, in un pulito e raffinato bianco e nero, i luoghi, seccamente separati e alternati alle immagini ricorrenti dei testi poetici (o più di rado epistolari) dei due amici, spesso riprodotti negli originali autografi degli archivi.

Risultato ne è un libro «pluricentrico», ricco di spunti e intensamente poetico.

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